Kumbh Mela, festival religioso con il più alto numero di partecipanti al mondo.

Il Kumbh Mela è un pellegrinaggio induista che richiama un enorme numero di fedeli, yogi e sadhu.

Foto di Casa Asia
La parola Kumbh significa brocca, Mela vuol dire festival.
La mitologia locale dà come sempre differenti versioni sull’origini della festività.
Nel famoso testo Bhagavata Purana pare che i Deva, le divinità induiste, stessero perdendo il loro potere.
Chiesero aiuto a Vishnu che suggerì loro di unirsi ai demoni per recuperare la brocca con il nettare dell’immortalità e dividerne il contenuto.
Una volta in possesso della brocca tra dei e demoni esplose l’ennesima lite che durò per 12 anni.
Garuda, l’uccello divino cavalcatura di Vishnu, decise di scappare con la brocca. O forse fu lo stesso Vishnu a portarla via.
Durante la fuga alcune gocce di liquido fuoriuscirono e si andarono a depositare in quattro punti, le attuali città di Allahabad, Haridwar, Nasik, Ujjain.
Ognuna di loro è attraversata da fiumi sacri.
Il festival principale si celebra ogni tre anni e dura 55 giorni. In teoria a giro in ognuna di queste città che lo dovrebbe ospitare ogni 12 anni.
In pratica le informazioni su date e luoghi sono discordanti al riguardo. Pare che dipendano da calcoli astrologici, da motivi religiosi e dai movimenti di sole e luna e del pianeta Giove.
Questo non garantirebbe la rotazione dei 12 anni.
Il Kumbh Mela a sua volta si divide in Ardh Kumbh Mela che si celebra ogni 6 anni ed in Maagh Mela che si tiene ogni anno.
I pellegrini arrivano a frotte da tutte le parti dell’India per ascoltare i discorsi di yogi, sadhu e naga baba, particolare setta di santoni che va in giro senza abiti.
Queste figure mistiche sfilano in gruppo o su carri colorati al suono di tamburi.
Portano al collo collane di fiori arancioni e sono in perenne stato di allucinazione da cannabis o da penitenze estreme come quella di stare in piedi per 12 anni di fila.
Per quest’unica occasione abbandonano l’eremitaggio ed il silenzio e si confrontano tra loro parlando di fede e religione.
Il momento clou è il bagno rituale nel fiume sacro che si svolge durante la notte. All’alba è il turno dei sadhu che al termine della cerimonia siedono sui gradini per parlare ai fedeli.
Data l’enorme affluenza di pellegrini, i numeri parlano di più di sessanta milioni di persone alla volta, possono volerci delle ore per immergersi, cosa che ogni tanto provoca liti o accese discussioni.
Esperienza mistica al limite dell’allucinazione; milioni di fedeli accampati ovunque per giorni che cantano inni devozionali e fumano charas.
Gli induisti credono che immergersi in un fiume sacro possa far espiare i peccati ed interrompere il ciclo della reincarnazione.