Anche a Goa esistono gli slums
Per quanto possa sembrare incredibile, anche a Goa esistono gli slums.
Se consideri di Goa solo la costa, i resorts ed i party probabilmente non ne vedrai mai uno.
Purtroppo, nonostante sia considerata una delle zone più ricche del Paese, ci sono eccome. Dove pensate che vadano a dormire tutte le persone che si spostano dagli Stati limitrofi per cercare lavoro?
La cosa curiosa è che molte volte nemmeno gli indiani lo sanno. Quando chiedi loro di tutta questa forza lavoro non residente che hanno intorno, dai giardinieri alle donne delle pulizie e cuoche, non hanno la benché minima idea di dove stiano.
E spesso non sanno nemmeno cosa siano gli slums. Devi per forza citare il film Slumdog Milionnaire per farti capire. Non amano parlare di questo argomento.
Vi racconto un fatto che mi ha sconcertato. Lo scorso anno, nel posto dove abito adesso viveva un tale che lavorava a Bollywood. Ne parlano tutti benissimo, come di una persona educata, simpatica, brillante. Aveva due persone a servizio, disponibili ventiquattro ore su ventiquattro. E non lo dico così per dire, perché dormivano entrambi sopra una stuoia, in soggiorno.
Se durante la notte aveva bisogno di bere o mangiare, apriva la porta della camera da letto e chiedeva acqua e cibo senza nemmeno doversi alzare.
Ecco, io di uno così, benissimo non ne parlerei. Ma pare sia una cosa “normale”, considerando le alternative.
Quanto li pagasse non è dato da sapere, ma questa è la realtà indiana. Chi è benestante ha in casa il personale che aiuta in cucina e nelle faccende domestiche. Nel senso che vive proprio con loro. Poi scopri che mantengono anche il resto della famiglia, e che pagano anche la scuola ai figli. Non posseggono nulla, e tra i due mali, questo è il minore.
Cosa sono gli slums?
Uno slum è un agglomerato di costruzioni precarie ed abusive, costruite con tende e cartoni, a volte con pietre e tetti in amianto ricoperti in tela blu. Lo slum è sprovvisto di luce elettrica, di acqua corrente, di bagni, quindi si espande intorno ai fiumi o vicino al mare. Le epidemie sono all’ordine del giorno.
Nel Goa la maggior parte degli abitanti degli slums non è residente qui, quindi non ha diritto a cure mediche gratuite o alla scuola pubblica. Ovviamente, nessuno di quelli che ci vive è registrato e subisce ingiustizie di ogni tipo. Come nel resto dell’India.
Lo slum è però un micro mondo a parte che fa scudo e si protegge da tutte le cose spiacevoli che la vita ha riservato ai suoi abitanti, come Shantaram insegna.
Abitare dentro gli slums è comunque sempre meglio che abitare per strada e cibarsi di rifiuti rovistando nell’immondizia, scene che ho visto molto spesso.
Il giornale locale The Time of India, in un articolo apparso il 23 febbraio di quest’anno, ha segnalato un incremento della popolazione degli slums di Goa dell’81% negli ultimi dieci anni. Ha addirittura superato di gran lunga l’area dello Jharkhand, nell’Arunachal Pradesh.
Nello Jharkhand, dopo la separazione dal Bihar nel 2000, uno studio di Space and Culture India ha rilevato che gli slums sono aumentati da 11 a 31 nel 2011.
A Goa la zona più interessata è quella di Mormugao, seguono Ponda e Margao. Mormugao si trova a sud, non distante dalla città di Vasco de Gama. E’ il porto più grande dello Stato, famoso per l’esportazione di minerali ferrosi, ed è fuori dai circuiti turistici.
Piccoli agglomerati crescono spontaneamente ovunque, anche nella cittadina di Mapusa se ne trovano, nel quartiere chiamato Karaswada. Li ho visti con i miei occhi. Ma se chiedi in giro tutti negano oppure non lo sanno. Così ho deciso di fare un incursione accompagnata dal mio fedele amico – tassista – business man Raj, non per paura ma per tradurre.

Piccolo slum ad Ajuna, lungo la strada che porta al Flea Market
I bambini degli slums, mentre i genitori sono a lavoro, restano abbandonati a se stessi. Di fatto crescono da soli e per la strada. Vivono di elemosina e di espedienti, inclusi furterelli. Non possono andare alla scuola pubblica perché ufficialmente nemmeno esistono.
Tutti hanno diritto ad avere un tetto sopra la testa, cure mediche, tre pasti al giorno, istruzione. Uno Stato può considerarsi ricco ed evoluto quando tratta con rispetto l’essere umano.
Ok, su questo punto ci sarebbe da discutere per ore perchè l’unica parte del mondo che considero democratica ed evoluta è la Scandinavia. Il resto è una vergogna. Ma è la mia opinione.
A questo punto intervengono le ONG. Intervengono per garantire un minimo di futuro a questi angeli sfortunati e nel Goa le scuole dedicate agli “Street Child”, i bambini di strada, sono sempre piene.
Non tutte sono mosse da nobili principi, anzi. Ma molte fanno un lavoro encomiabile.
Giusto a poca distanza da Karaswada hanno sede sia The Mango Tree che Goa Outreach, associazioni non governative che sopravvivono grazie a donazioni.
Posso senz’altro suggerire di dare un occhiata anche al link della El Shaddai che è questo qui. Anche questa e’ un’associazione caritatevole non governativa che ha ben sette case – famiglia. Oltre ai bambini di strada si prende cura degli orfani e garantisce istruzione ed assistenza sanitaria.
E’ un’ottima occasione per fare del volontariato anche se non si hanno le competenze adatte, perché hanno sempre bisogno di chi si occupi delle loro pagine sui social. Inutile dire che si richiede ottima conoscenza della lingua inglese.