Chapora, Hippy and co.
A nord della più famosa Vagator, si trova il piccolo villaggio di Chapora, uno degli ultimi baluardi hippy della zona.
Dominato dai resti dell’omonimo forte portoghese, il porto di Chapora è uno dei centri di smistamento del pesce più grandi del nord Goa. Sostare sulla banchina al tramonto, attendendo il rientro dei pescherecci è un’esperienza affascinante. In men che non si dica vengono riempiti i contenitori frigo e vengono impilati nei furgoni in attesa.
Ovviamente si può anche acquistare contrattando con i – pochi – venditori, forniti di bilance dell’anteguerra.
Ma Chapora è famosa anche perché sembra che qui il tempo si sia fermato. La strada principale, costeggiata da piccoli bar locali dove si beve per pochi spiccioli, è il punto d’incontro della vecchia generazione hippy che qui vive o viene a svernare per sei mesi l’anno. L’odore del charas aleggia nell’aria mentre una moltitudine di personaggi originali bivacca insieme a mucche, tori, cani e turisti.
Oltre ad essere il centro dello smistamento del pesce è anche il centro dello smistamento informazioni per i trance party in programma. Basta visitare il Parvati shop, che vende anche i biglietti in prevendita per i festival.
A Chapora io spesso ci faccio anche la spesa perché rispetto alle vicine Vagator ed Anjuna si risparmia. Le bancarelle con frutta e verdura sono un tripudio di odori, colori e sapori. C’è un piccolo negozio che vende paneer di produzione artigianale, e due farmacie fornitissime proprio vicino al tempio principale.
Ah, non vorrei dimenticare il Sai Ganesh, un juice bar dove bere le migliori spremute di frutta fresca della zona e che mette a disposizione il wi fi gratis. Dal Sai Ganesh parte una stradina che costeggia il fiume e che porta a Siolim.
Se pensate di alloggiare qui sappiate che le opzioni vanno dalle guesthouse più basiche fino all’albergo della catena W che si affaccia sulla spiaggia di Chapora, nota come Chapora beach, una piccola spiaggia molto tranquilla.
Svariate scelte anche per il cibo. Posso senz’altro suggerirvi un’omelette sandwich da uno dei ragazzi nepalesi che cucinano per strada. Caffè espresso, panini, crepes e waffel al gelato nel bar gestito da un ragazzo greco mentre la cucina locale è concentrata alla fine della strada principale.
Vi manca la nostra cucina? Lungo la strada che va al porto c’è il ristorante di Claudio, il Ghirigori. Si mangia bene e si incontra gente interessante.
Ma il vero fascino di Chapora consiste nel ritrovarsi all’improvviso nella Goa degli anni ‘70 ed intrattenersi in conversazioni con chiunque, a volte di senso compiuto e molto spesso no. Ma che ci fa?