Finalmente Olive bar ha aperto anche a Goa.
Ha aperto Olive bar a Vagator ed è rimasto aperto durante il monsone. Voi ovviamente non potete sapere quanto io sia appassionata di Olive sin dalla prima volta che ho messo piede in India.
Olive bar and Kitchen è una catena di ristoranti di alto livello presente un pò in tutte le grandi città indiane. Serve cibo mediterraneo e vanta chef con esperienza internazionale. Al brand Olive sono stati affiancati poi una serie di bar, pub e bistro, piuttosto famosi nel territorio, che propongono prettamente cibo locale. Ho letto che sono ben 35 i ristoranti che appartengono al gruppo e che l’intenzione sia quella di arrivare a cento.
La mia passione per Olive bar nasce qualche anno fa a Delhi, dopo giorni di cibo piccante e stomaco sottosopra, dove approdo per caso cercando un posto dove mangiare senza spezie. Il paradiso all’improvviso. Mai più dimenticherò quegli spaghetti al pesto che sembravano usciti dalle mani di mia nonna.
E mai più dimenticherò anche il conto, che si aggirava sulle 30/40 euro dato che avevo bevuto anche del vino importato. Se fossi stata in Italia non ci avrei fatto nemmeno caso, ma quando ragioni in rupie e mangi e bevi di solito con molto meno della metà, ci fai caso eccome.
La cosa si è ripetuta a Bombay, quando ho scoperto che anche Bandra aveva un Olive bar. Quella volta ero da sola e mi sono presentata per il brunch della domenica. Varcata la soglia mi sono ritrovata in quello che poteva essere il ristorante di un’isola greca o di un’isola delle Eolie.
La formula domenicale per il brunch è del genere “all you can eat”, con enorme buffet all’interno, montagne di dolci ed alcool incluso. All’epoca lo chef era francese e mi ricordo che andai in cucina per fargli i complimenti, il cous cous ed il tabule erano da applausi. Avevano un barbecue all’esterno, che non esiste più, dove grigliavano enormi quantità di carne e pesce ed uscivi con cinque chili in più. Se partecipi al brunch il prezzo è fisso e si aggira intorno alle quaranta euro.
Olive bar a Bandra è il classico ritrovo del giro Bollywood, della comunità di stranieri residenti ed è famoso per le feste del giovedì sera.
Con mia grande sorpresa finalmente l’ho ritrovato anche a Goa. E’ sul piccolo promontorio della spiaggia di Big Vagator con una vista pazzesca sul mare e sul tramonto. All’ingresso fa bella mostra di se una cesta piena di infradito sopra la quale capeggia la scritta “Levati i tacchi”.
In verità è uno dei pochissimi posti dove con i tacchi ci puoi stare perché il pavimento è in legno ed è nuovissimo, ma Goa poco si presta ad indossarli in genere.
Per ora funziona solo il bar all’interno e la struttura è ricoperta da teli di plastica a causa delle forti piogge ma appena finirà il monsone attrezzeranno anche il prato all’esterno.
Lo chef è un talentuoso ragazzo inglese che fa ravioli e tortellini a mano, la pasta è buonissima così come le focaccine, il bar è ben fornito e la musica in sottofondo è del genere Buddha’s bar.
Proprio ieri sera ho conosciuto lì una coppia di ragazzi Italiani che vive tra Chennai e Bangalore, con i quali ho trascorso una bellissima serata tra chiacchiere, cocktail ed ottimo cibo.
Un pezzo di mediterraneo in quel di Goa, aperto durante le piogge tropicali, facendo finta per un pò di essere a casa.
Nei prezzi del menu non sono incluse le tasse, cosa ricorrente in India, che nello specifico si aggirano intorno al 22% e che sono chiamate GST tax.

Terrazza dell’Olive bar