I gruppi Facebook nell’era dei social.
Riflettevo sul fatto che non sono mai stata molto amante dei social eppure ad un certo punto ho iniziato a scrivere un blog, ho iniziato ad usare Instagram e Pinterest, mi sono iscritta a gruppi Facebook di vario genere.
Nel senso che volontariamente ho mandato richiesta a gruppi Facebook sia indiani, nella speranza di trovare casa, che italiani, nella speranza di trovare consigli utili per i miei viaggi in solitaria. O anche di poterne dare.
Perché il mondo è pieno di persone “vorrei ma non posso” che a volte hanno solo bisogno di un incoraggiamento o di un pò di solidarietà per una scelta, quella del viaggiare da soli, non facile per tutti.
Soprattutto le prime volte pesa il giudizio di chi secondo te, se ti vede da solo ti prende per pazzo. In realtà con il tempo impari che di cosa fai tu da solo in quel posto non interessa a nessuno di quelli che ti incontrano, sfigati a parte. Ma di questi che importa a te?
Quindi ben vengano questi “social” che ti mettono in contatto con gente simile a te e ben vengano i gruppi Facebook che ti consentono di fugare ogni dubbio. Tu pensi. Ed invece alla prima domanda posta da qualcuno inesperto parte una vera aggressione verbale, con pesanti battute sarcastiche poco utili a chiunque.
Una valanga di commenti inappropriati, con modi e toni degni di un qualunque programma della De Filippi. Non me ne voglia, a me piace pure, ma la ritengo la regina della tv spazzatura.
Ci sarebbe da capire chi gestisce questi gruppi Facebook e se lo fa. E se non lo fa perché richiedere l’iscrizione. Questo mi interessa poco.
Poi sono approdata su “Viaggio da sola perché – il gruppo delle donne che viaggiano da sole”. Me ne sono innamorata. Mai una lite, mai uno screzio, niente ironia cattiva, nessuna presa in giro. Solo tanta, tantissima solidarietà.
Spinte motivazionali, supporto emotivo e pratico, valanghe di consigli utili. A volte anche discordanti ma dati con il cuore.
Non so se è perché le donne che viaggiano da sole e che si mettono alla prova costantemente, anche se non più giovanissime, hanno una marcia in più.
Anzi sì, lo so che è per questo. Ma immagino pure che dietro ci sia tanto lavoro come moderatrici per le ragazze che amministrano il gruppo. Lo seguono e partecipano attivamente. Oltre a gestire il sito web che è questo qui.
Un lavoraccio va, ma si sa che noi siamo multitasking.
Grazie a loro ho scoperto che sono migliaia le donne italiane che ogni anno si cimentano in quella che è un’esperienza di vita indescrivibile.
Poiché scrivo dall’India, un plauso a tutte quelle donne che decidono di viverla in solitaria nonostante tutte le difficoltà del posto e lo choc culturale che è tangibile sin dai primi minuti. E che c’è, ah se c’è!
Grazie a “Viaggio da sola perché” ho avuto interessantissime conversazioni con donne che altrimenti non avrei mai potuto conoscere. Non avrei consolato Stefania che non voleva più tornare in Italia. Non mi sarei preoccupata per Claudia che era in Kerala da sola durante il ciclone.
E non avrei cercato di aiutare Caterina nel fare i biglietti dei treni a Natale, impresa titanica mai riuscita. Ma guarda caso è stato un gruppo Facebook indiano a risolvere il problema.
E non avrei conosciuto Valentina che ho scoperto essere a venti minuti da me, a Candolim per l’esattezza, grazie ad un post sulla depilazione. L’ho invitata per un aperitivo ed abbiamo trascorso una serie di serate divertenti tra birre, shopping e chiacchiere.
Entrambe sole in India, entrambe cotte di un indiano, vuoi che non scatti l’empatia? Non potete immaginare la sensazione meravigliosa che si prova nel ricevere un whattsup in italiano con su scritto “Ehi, stasera che si fa?”.
Perché è vero che viaggi da sola, ma nel senso che nessuno della tua solita vita è lì con te. Poi mica stai veramente da sola sempre.
Ben vengano le amicizie tra donne nate per caso dall’altra parte del mondo quando una parola consolatoria detta nella tua lingua madre è più calda di una cioccolata a Cervinia nel mese di Dicembre.
Quindi sì, ben vengano i gruppi Facebook come questo, che accorciano le distanze e ti riempiono il cuore.