Guida al Diwali. La festa delle luci.
Guida al Diwali.
Diwali, o Dipawali in sanscrito, significa “fila di luci” ed è una delle feste più popolari dell’India insieme all’ Holi fest ed al Ganesh Chaturthi.
Si svolge tra ottobre e novembre, dura 5 giorni e quest’anno cade il 19 ottobre. Le origini del Diwali nascono dal Ramayana, uno dei più famosi testi mitologici della cultura induista.
Il Dio Rama si allontanò dal suo regno e visse in esilio con la moglie Sita ed il fratello per 14 anni. Durante l’esilio, con uno stratagemma il demone Ravana, re dell’attuale Sri Lanka, rapì Sita.
Lord Rama combatté aiutato dal dio scimmia Hanuman per sconfiggere Ravana e salvare la moglie. Tornò trionfante nel suo regno e, per festeggiare la vittoria del bene sul male, della luce sull’oscurità, vennero accesi centinaia di lumini.
I rituali del Diwali hanno sottili differenze tra nord e sud ma ovunque si celebra la dea Lakshmi, portatrice di salute e benessere, e Ganesha, il dio che rimuove gli ostacoli.
Nel sud dell’India, il dio che torna in patria dall’esilio è Krishna; nella parte occidentale è il dio Vishnu. Anche la Puja, rituale induista di venerazione, varia da regione a regione.
Nello stato del Goa la leggenda vuole che il dio Krishna uccise il demone Narkasur che rapiva e uccideva gli abitanti senza un motivo, liberando la popolazione.
Durante il Diwali la religione Sikh festeggia il ritorno ad Amritsar del guru Har Gobind dopo un lungo periodo di prigionia.
Come si celebrano i 5 giorni del Diwali?
In ognuno dei 5 giorni si sviluppano un tema ed un rituale da seguire.
Gli induisti usano fare dei bagni rituali ogni mattina e, con indosso i loro abiti migliori, vanno in visita da amici e parenti portando in dono dolci.
Il primo giorno si acquistano oro ed utensili da cucina per celebrare il benessere. Le abitazioni vengono ripulite da cima a fondo; si crede che la dea Lakshmi andrà a far visita solo alle case pulite.
Il secondo giorno, oltre a celebrare la dea Kali, si disegnano rangoli davanti le porte di casa. I rangoli vengono creati con polveri colorate, riso e petali di fiori e sono delle vere e proprie opere d’arte. Nel Goa vengono bruciati manichini rappresentanti il demone Narkasur.
Il terzo giorno vengono accese centinaia di piccole luci e candele, dette diyas. Da qui il nome “festival delle luci” e ed i giochi di fuoco vanno avanti senza interruzioni fino a notte fonda. Tutto il Paese si illumina a giorno.
Il quarto giorno è dedicato agli affari dei mercanti e allo scambio di visite benauguranti tra amici e parenti. Durante il Diwali si usa giocare a carte allo scopo di perdere soldi per attrarre ulteriori guadagni.
Il quinto giorno alle sorelle. I fratelli scambiano doni, cibo e gentilezze con le loro sorelle per onorare il legame di sangue.
Le festività indiane hanno sempre una valenza spirituale; nel caso del Diwali tutto ruota intorno alla luce che illuminando l’oscurità allontana ignoranza e malvagità. E’ un viaggio interiore dell’uomo che dal buio rinasce acquisendo la Conoscenza.

rangoli
Durante il Diwali è festa nazionale; per questo motivo quasi tutti i negozi e le banche sono chiuse. Può essere difficoltoso spostarsi, specialmente lontano dai circuiti turistici.
E’ comunque un’esperienza gioiosa che, per quanto sia caotica in certe aree, consente di osservare il popolo indiano in festa.