Guida al Ganesha Chatuthi Festival
Chi è Ganesha?

Ganesha
Il Ganesha Chatuthi festival si tiene ogni anno tra la fine di agosto ed i primi settembre e dura circa undici giorni.
Il festival è maggiormente sentito negli stati del Maharashtra, Goa, Tamil Nadu, Karnataka ed Andhra Pradesh ma viene festeggiato un pò in tutta l’India.
Si festeggia il compleanno di Ganesha, figlio della dea Parvati, moglie di Shiva.
La mitologia induista racconta che Parvati creò da sè il figlio per proteggere la sua privacy da Shiva, mettendolo a guardia della stanza dove usava fare il bagno.
Quando Shiva vide un ragazzo davanti la camera di Parvati gli tagliò la testa.
La dea infuriata minacciò di distruggere la terra; Shiva fu costretto a prendere la prima testa di essere vivente che trovò, quella di un elefante, la riattaccò a Ganesha e gli ridiede la vita.
Questa è solo una delle innumerevoli versioni della storia, ma è anche la più famosa.
Ganesha è una delle divinità indiane più popolari e amate; è portatore di benessere ed è il distruttore degli ostacoli.
E’ il dio che si prega per superare le difficoltà, per superare un esame o un colloquio di lavoro, un viaggio o un affare e per tutti gli eventi importanti della vita.
Viene raffigurato seduto, con quattro braccia ed una zanna sola, in sella ad un topo che è il suo mezzo di trasporto.
Si racconta che un giorno Ganesha cadde a terra mentre il topo lo trasportava e che la luna se ne accorge e rise. Il dio la maledisse e da allora è di cattivo auspicio guardarla durante il Chatuthi festival.
Come si festeggia.

immagine di Holiday India
I preparativi per la festa durano settimane e vedono tutti gli artigiani del Paese impegnati nella realizzazione di statue della divinità, sfidandosi tra quartieri per creare l’opera più bella, più grande e più spettacolare.
Chi ha letto Shantaram ricorderà l’episodio dell’orso nascosto all’interno di una di queste statue.
Nelle abitazioni dei fedeli, le immagini della divinità vengono adornate con collane di fiori, segnate con il tilak, la polvere rossa, ed esposte per dieci giorni.
Vengono offerti dolci, soprattutto a base di cocco come i modak – di cui Ganesha è molto goloso – e vengono organizzati eventi, sfilate e raduni di preghiera intorno alla base delle statue.
L’ultimo giorno della festa, chiamato Ananta Chaturdasi, le statue vengono portate in processione fino a fonti d’acqua e lasciate immergere completamente.
A Mumbai la processione dura tutto il giorno e la fase di immersione può durare svariate ore tanto che i fedeli restano in acqua fino all’alba.
Il punto più scenico è quello di Chowpatty Beach, con tutta Marine Drive piena zeppa di gente; la confusione può risultare eccessiva ma esistono punti di osservazione più defilati.
Pare che solo qui ogni anno vadano sott’acqua più di 150.000 statue aumentando notevolmente il tasso d’inquinamento marino.
Gli indiani non credono che le statue siano ” Dio” ma credono che attraverso il canto dei mantra si possano caricare di energia divina; l’immersione in acqua rappresenta un arrivederci all’anno prossimo e la fine del ciclo di nascita e distruzione.
Ho sempre trovato singolare come gli indiani credano in divinità che ovviamente nn sono mai esistite ma che rappresentano delle metafore di vita ,degli archetipi da seguire, da trovare dentro noi stessi.
Perché nella filosofia yoga la ricerca della felicità, la ricarica energetiva la via d uscita ai problemi è solo e sempre dentro di noi..
La festa sarà molto bella la foto del blog è stupenda ti porta in quell atmosfera di spiritualità e devozione , di colori arte e creativita .namaste
Trovare la felicità e l’energia all’interno è una cosa che agli indiani viene spontanea e che mi ha sempre affascinato, dovremmo prendere esempio. Noi purtroppo siamo proiettati verso l’esterno e, spesso, sprovvisti di autocritica. E’ quello che ci circonda ad avere più peso sulla nostra stabilità, ed i risultati si vedono…