I miei posti preferiti per fare un aperitivo a Goa.
L’ aperitivo a Goa puoi farlo ovunque e per tramonti mozzafiato la soluzione migliore è quella di restare in spiaggia ad attendere il calar del sole. Birra Kingfisher in mano o, in alternativa, bicchiere di Old Monk, il rum locale.
Se però avete voglia di una situazione più classica, di un tavolo dove sedervi, di un pò di musica di sottofondo, di un contesto romantico o di un cocktail fatto a regola d’arte senza dovervi preoccupare del ghiaccio, le soluzioni sono innumerevoli.
Qualcuno mi ha chiesto se offrono cibo come avviene in Italia e la risposta è no. Non offrono nemmeno patatine, tanto per intenderci.
Prezzi ovviamente adeguati al contesto, l’ aperitivo a Goa può costare tanto quanto a Milano. Ma può costare anche meno di un euro, a voi la scelta.
Entrambe le opzioni hanno il loro fascino, ma frequentare i bar locali consente di entrare in contatto con il vero spirito di Goa. In tutti i sensi, perché solo a Goa si beve il Feni, distillato di anacardo, tasso alcolico superiore al 40%.
Dato che risiedo al nord vi segnalo i miei posti preferiti per fare un’ aperitivo a Goa, da provare tutti almeno una volta, tempo a disposizione permettendo. Il tour inizia con i locali più eleganti, e di conseguenza più costosi, per finire ai bar più economici.
Trasferiamoci subito a Small Vagator, lungo la Ozran road. I posti migliori sono tutti a strapiombo sul mare, regalano viste mozzafiato e tramonti indimenticabili. Prezzo medio per un Mojito di circa sette euro.
9 Bar

Vista dal 9 Bar
Iniziamo dal 9 Bar, storico locale famoso per i trance party. Se non ci sono eventi in corso, l’ingresso è libero e si può sorseggiare un drink tra i divanetti vista mare.
Chronicle
Il Chronicle è un ristorante che si trasforma in club durante il weekend e che è dotato di una bellissima rotonda con tetto in foglie di bambù, posta direttamente sulla spiaggia.
Al tramonto si ascolta solo musica house. La posizione consente di fare un tuffo a mare nel frattempo.
Thalassa

Vista dal Thalassa
Poco più avanti troviamo il Thalassa, ristorante greco in stile mediterraneo. A parte la scenica vista della spiaggia di Vagator, il bar del Thalassa è uno dei miei preferiti per l’ aperitivo a Goa grazie allo staff, sempre disposto a fare due chiacchiere.
Antares
Segue l’Antares, stessa vista e cucina fusion mista a piatti tipici locali. Ambientazione elegante e buonissimi cocktail. Di giorno funziona come beach club ed è anche possibile alloggiare in uno dei bungalows distribuiti intorno al ristorante.
Waters beach lounge

Piscina del Waters
Il Waters in realtà è un club notturno disposto su più livelli. Ma possiede anche una bellissima piscina vista mare dove è possibile bivaccare fino al tramonto.
Musica Techno, House, Elettronica, no Psytrance.
Spostiamoci ad Anjuna e per questa volta evitiamo i bar lungo la spiaggia e proviamo qualcosa di diverso per l’ aperitivo a Goa.
Artjuna café

Artjuna cafè
Per esempio potremmo sederci all’Artjuna cafè, che si trova lungo la strada che porta al Flea Market. E’ una sorta di ritrovo di intellettuali, dove è possibile fare yoga, ascoltare musica dal vivo o partecipare alle mostre che vengono allestite settimanalmente. Come quella che vedete nella foto.
German Bakery

Foto credit Trip Advisor
Poco più avanti, nascosta in una stradina che sembra non finire mai, c’è la German Bakery. Gestione tedesca, come si evince dal nome. Nessuna vista mozzafiato, ambiente raccolto ed intimo, ottimo cibo e musica dal vivo.
Restiamo ad Anjuna e spostiamoci da Gelato Italiano, unica gelateria italiana della zona. Sosta consigliata in qualsiasi momento della giornata. Ne potete approfittare anche per fare un pò di shopping ayurvedico al supermercato di fronte, Orchad.
Oppure per andare a trovare il mio adorato cane Jack su tre zampe, che dorme in zona vicino l’ufficio postale. Però portategli i biscotti!
Proseguendo per la strada centrale, al bivio tenete la sinistra ed inoltratevi nella giungla. Dopo un pò, sulla sinistra, noterete Babà ou Rhum.
Baba ou Rhum
Immerso nella giungla con vista sulle risaie, anche qui ambiente intellettuale e musica house suonata dal proprietario francese. Bella l’energia che si respira e buonissimo il cibo che spazia tra italiano, francese ed indiano.
Volete qualcosa di più tipico? Siete degli hippy nostalgici e volete sedere davanti a micro bar sulla strada bevendo alcolici a prezzi stracciati? Allora la vostra destinazione è Chapora. Ritengo sia una tappa obbligata, fosse solo per fare due vasche lungo la strada principale accompagnati dalle decine di mucche che vi bivaccano.
I bar sono uno dietro l’altro, a voi la scelta.
Se invece la pensate esattamente al contrario, poco distante si trova l’Hotel della catena W dove si può fare un aperitivo a bordo piscina. O cenare in una delle sale all’interno. Si passa da uno a venti euro per un cocktail nel giro di cinque minuti.
E poi c’è Parra. Parra è un villaggio alle spalle di Anjuna, sottovalutato a mio avviso. Si snoda attraverso una strada principale che taglia la giungla. Nulla da vedere dal punto di vista turistico ma sedersi ai baretti frequentati solo da locali crea un punto di osservazione privilegiato.
Qui apprendi storie che diversamente non avresti modo di scoprire. Come la storia di Smitha, innamorata perdutamente di un uomo del Kashmir, al punto da vendere tutti i suoi gioielli per tenerlo a Goa. Quest’uomo l’ha lasciata, è tornato in Kashmir, lei ha sposato un altro e con lui ha avuto due figli. Mi ha confessato, davanti al marito che non parla inglese, che non l’ha mai dimenticato.
Lei è una guerriera, una gran lavoratrice ed ha scelto sempre da sola cosa fare della sua vita sentimentale. Ma Smitha è un’eccezione.
A Parra c’è anche The Village Studio Goa, un piccolo spazio allestito tra alberi di mango e gestito da due ragazze di Bombay. Propongono sempre cose interessanti. L’altra sera si è esibita una ballerina indiana di Burlesque che ha poi confidato alla platea che la sua famiglia non sa quello che fa. Si è seduta tra i tavoli e si è fatta intervistare dai presenti. Pubblico misto, ma tutti residenti a Goa.
Il 18 marzo hanno organizzato addirittura il Terni Film Festival ospitando il direttore artistico, Arnaldo Casali.
Sono chicche che si scoprono con il passaparola. Gente interessante, conversazioni interessanti. Andateci se passate da Goa, ogni tanto fa bene fare cose fuori dai soliti circuiti.
Notizia dell’ultim’ora. La famosa catena di ristoranti indiani Olive bar and Kitchen, aprirà a Maggio il suo primo locale a Goa, lungo la spiaggia di Big Vagator. Sono stata due giorni fa, ci sono ancora lavori in corso. Ma vi assicuro che la vista è da mozzare il fiato.