Idee per trascorrere due settimane a Goa
Idealmente due settimane a Goa andrebbero divise tra nord e sud, a meno che non si vada per fare un corso di yoga o per disintossicarsi in un centro ayurvedico. In questo caso il tempo a disposizione è limitato e quindi bisogna scegliere dove fare base e cosa visitare.
Nonostante la costa sia lunga poco più di cento chilometri, per spostarsi in auto da una punta all’altra si impiegano dalle tre alle cinque ore quindi bisogna valutare i tempi di percorrenza reali.
Inoltre, tenete sempre conto che il nord è più vitaiolo ed il sud molto più selvaggio e tranquillo, come ho spiegato in questo post. Per questo motivo credo che per trascorrere al meglio due settimane a Goa andrebbero visitate entrambe le zone.
La cosa più bella di Goa secondo me è il senso di libertà che ti avvolge già appena esci dall’aeroporto, soprattutto se provieni dal nord e dal classico tour del Rajasthan. Via i vestiti d’ordinanza, via le scarpe chiuse perché non sai dove metterai i piedi e fuori il costume.

Arambol
Ma cosa fare due settimane a Goa?
La prima cosa da fare è anche la più scontata, ovvero un giro per le spiagge. Affittate uno scooter seguendo le indicazioni che ho dato qui e provate l’ebbrezza della guida a sinistra e l’indipendenza assoluta che ne consegue. Se non ve la sentite di guidare, cercate un driver e tenetevelo stretto. Fatevi dare il numero di telefono ed accordatevi prima sui prezzi.
Contestualmente consiglio un tour gastronomico per assaggiare la cucina locale ma non solo. Ne potete approfittare per assaggiare quasi tutti i tipi di cucina indiana, tibetana e perché no? Mediterranea. Il tutto annaffiato da birre locali, dallo storico rum Old Monk o dal Feni, liquore tipico di Goa.
Per buttare via stress e stanchezza l’ideale è partecipare a qualche classe di yoga, anche nelle piccole scuole dei villaggi che spesso organizzano sedute in spiaggia al tramonto. Gli amanti delle emozioni forti possono invece provare il parapendio. Uno dei posti più indicati è Arambol, si parte dalla collina alle spalle del lago d’acqua dolce.
Nel frattempo è anche ora di fare i turisti ed allora iniziamo con le cose più ludiche, i mercati. I mercati più famosi sono in effetti a misura di turista, organizzati in modo da stimolare tutti e cinque i sensi e per svuotare i portafogli. Impensabile non acquistare niente, ma il rito della contrattazione è un’esperienza da fare. Così come bere il chai seduti per terra insieme a gente che proviene da ogni parte del mondo.

Flea Market
Ovviamente non tralasciate di visitare Panjim, la capitale. Bellissima la chiesa di Our Lady of Compassion con le scale a zig zag sulla piazza principale e bellissimo il quartiere portoghese di Fontainhas con i palazzi coloniali tenuti in perfette condizioni.

Panjim
Lo sapevate che a Panjim c’è una statua dedicata all’Abate Faria, quello del conte di Montecristo? E’ esistito realmente ed era originario di Goa.
Goa è quasi per metà cattolica e per il resto induista, pochi i musulmani. Vanta anche un numero impressionante di chiese per la dimensione del territorio. Alcune tra le più belle si trovano ad Old Goa, la vecchia capitale, ormai disabitata ma sito protetto dell’Unesco e visitata dai cattolici di tutto il mondo.
Se avete voglia di entrare in contatto con la cultura induista è il caso di visitarne i templi. Il centro induista di Goa si trova a Ponda, una bella cittadina poco distante da Margao.
Prevedete una tappa anche a Chandor, dove incantevoli tenute portoghesi sono aperte al pubblico e dove è possibile visitare i resti dell’insediamento originale risalente al periodo pre Kadamba, da poco venuti alla luce. Nel sito si trova anche un tempio dedicato a Shiva , che si crede risalga al terzo o quarto secolo AC.
Per respirare in pieno la storia dell’India portoghese, ne approfitterei per fare un tour di Forti. Purtroppo sono pochi quelli mantenuti in condizioni ottimali, ne ho parlato qui, ma la vista è sempre mozzafiato.
Se restate due settimane a Goa non potete perdervi le isole lungo i fiumi Mandovi e Chapora. La mia preferita è l’isola di Divar, antica sede dell’aristocrazia portoghese, mantiene intatto il fascino che aveva un secolo fa. Sull’isola di Chorao si trova il Santuario degli uccelli, luogo surreale immerso nella foresta di mangrovie.

Casa galleggiante sul fiume Chapora
Il fiume Chapora si può navigare a bordo delle house boat, case galleggianti tipiche del Kerala, che consentono anche il pernottamento.