Il Vasant Panchami fest, il Makar Sankranti ed il Ratha Saptami a Goa.
Il 22 gennaio si svolge in India il Vasant Panchami, ove Vasant significa primavera e Panchami il quinto giorno.

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Il Vasant Panchami è uno dei festival induisti più popolari ed è considerato giorno festivo in moltissimi Stati.
Si svolge tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera in occasione del compleanno della dea Saraswati.
Saraswati è la dea delle arti, della musica, della saggezza e della conoscenza. Fa parte, insieme a Parvati e Laksmi, della trinità che aiuta Brahma nel suo compito di creatore, distruttore e rigeneratore del mondo.
In molti testi sacri viene considerata la moglie di Brahma e dallo stesso Brahma è stata creata.
Viene spesso raffigurata in abiti bianchi, seduta su un fiore di loto, con quattro mani ed intenta a suonare il Veena, strumento musicale simile al sitar.
Le celebrazioni del Vasant Panchami variano da Stato a Stato ma il denominatore comune è il colore giallo, che indica lo splendore della natura che si risveglia.
Giovani donne inondano le strade con abiti gialli; gialli sono i fiori che si scambiano e gialli sono i fiori ed i vestiti usati per adornare le divinità. Giallo è anche un dolce tipico che viene preparato per l’occasione, il Kesar Alwa, colorato con lo zafferano.
Durante il Vasant Panchami la puja si tiene tra l’alba e mezzogiorno, poi si sfila tutti insieme pregando e cantando. Contemporaneamente si tengono spettacoli di danza e festival musicali.
Nel Bengala gli studenti usano portare il loro materiale scolastico ai piedi della dea per farlo benedire. Qui il festival è più noto con il nome di Saraswati Puja. Enormi statue di Saraswati vengono portate in processione ed immerse nel Gange.
Nel Punjab è conosciuto con il nome di Festival degli aquiloni, che svolazzano colorati a centinaia durante il giorno.
In molte parti dell’India si festeggia anche il risveglio di Shiva da una lunga meditazione yogica, voluto da Parvati che chiese aiuto al dio Kama per riportarlo ai suoi doveri. Pare che Kama, per riportarlo in sé, usò una freccia fatta di fiori e api
Nello Stato del Goa il Vasant Panchami passa sotto la quasi totale indifferenza dei goani induisti, impegnati a festeggiare qualche giorno prima il Makar Sankranti, noto anche come Haldi Kukum.
Ho chiesto ai miei vicini di casa, ma soprattutto a Navita che mi ha insegnato a fare il Chapati, e questo è quello che mi hanno raccontato.
Il Makar Sankranti viene celebrato ovunque ma anche questo ha riti e procedure diverse in base all’aera di appartenenza. Basti pensare che in Tamil Nadu, conosciuto con il nome di Pogal, dura ben quattro giorni.
Nel Goa la festa è in onore alla dea Laksmi, la dea della salute e prosperità, alla quale viene offerto, dopo la puja, un piatto di riso, lenticchie e latte di cocco.
Ma è anche una festa prettamente al femminile. Le donne sposate si scambiano cibo, dolci e soprattutto si scambiano visite portando in dono del Kumkum. Il Kumkum è la polvere rossa che viene applicata tra le sopracciglia, nella posizione definita del terzo occhio, o all’attaccatura dei capelli.
Il dolce tipico del Makar Sankranti è il Til gul, fatto con semi di sesamo e ricoperto di glassa colorata. Donare il Til gul significa dimenticare le ostilità o le incomprensioni e restare amici.
Specialmente nei villaggi, è una buona scusa per uscire, vedere altre donne ed avere un minimo di vita sociale.
Il Makar Sankranti termina con un’ altra famosa celebrazione Goana, il Ratha Saptami, che quest’anno cade il 24 gennaio.
Il Ratha Saptami festeggia il compleanno del dio Surya, il dio Sole. Raffigurato mentre conduce un carro trainato da sette cavalli che rappresentano i sette colori dell’arcobaleno, introduce l’ingresso della primavera.
La puja al tempio prevede offerte di cibo e acqua raccolta nel palmo delle mani più il canto di mantra a lui dedicati. Questo rituale assicura pace e prosperità per tutto l’anno a seguire.
Nelle abitazioni private si usa recitare anche una preghiera a Ganesha ed una alla divinità che protegge la famiglia.