Lo yoga ed il ristorante Bean me up! a Vagator.
Lo yoga e il Bean me up.

Ingresso del Bean me up!
A Goa – in tutta l’India in realtà – tra ristoranti vegetariani e vegani non c’è che l’imbarazzo della scelta.
Esistono catene segnalate come Pure veg Family Restaurant un pò ovunque che spesso sono sinonimo di ottima qualità e prezzi veramente bassi.
Ma per una vera esperienza di cibo continentale vegano il migliore di tutti è il Bean me up! che si trova tra la petrol pump di Anjuna e Vagator.
E’ un ristorante stagionale, come spesso capita nel Goa, quindi è chiuso da giugno ad ottobre.
Situato all’interno di un giardino tropicale, ha un menu vastissimo che va dalle maxi insalate ai dolci passando per spaghetti, ravioli, lasagne, pizza e bruschette.
Non sono vegana ma è tutto squisito; nonostante lo scetticismo iniziale poi viene voglia di tornare ogni giorno.
Da provare l’insalata di soba, la cheese cake e non dimenticate di assaggiare i succhi e le bevande salutari/energetiche che preparano per colazione.
Notevole anche la scelta dei vini.
Il Bean me up! è anche guesthouse, è possibile alloggiare in una delle camere a tema poste intorno al giardino; prenotate in anticipo durante l’alta stagione.
Nel weekend ospita esibizioni di artisti di passaggio, locali ed internazionali, musica dal vivo tradizionale o Indian fusion.
Ma il Bean me up è famoso anche per lo yoga; è una fonte continua di informazioni sui corsi nelle scuole della zona e se siete interessati a muovere i primi passi potete seguire le lezioni che vengono tenute nel loro giardino.
Qui ho avuto una delle esperienze migliori da principiante grazie al passaparola.
Scoperto per caso, mentre pranzavo, chiacchierando con uno dei ragazzi che lavora in sala e che mi ha invitata a provare.
Classe multi etnica ed insegnante australiana bravissima, Gaby.
Gaby vive a Goa da anni e, ciliegina sulla torta, è sposata con un italiano, lingua che padroneggia benissimo! Cosa chiedere di più?
Iniziare a fare yoga senza avere basi teoriche, senza sapere cosa aspettarsi e limitarsi a fare le asana, le figure che vedi fare agli altri, non ti porta ad apprezzare ed amare quello che di fatto è uno stile di vita.
Le mie prime esperienze sono state tutte negative anche per colpa mia. Partecipavo a corsi all’estero, sì per principianti, ma sembrava sempre che tutti sapessero cosa fare.
Poi, grazie ad un insegnante italiana prima e grazie a Gaby e al Bean me up! dopo, ho fatto pace con lo yoga e adesso pratico anche a casa ogni volta che posso.