MSC Crociere sbarca a Goa.
E’ sbarcata a Goa una nave della MSC Crociere. Per una serie di circostanze, ho fatto da interprete a 16 croceristi che avevano un tour organizzato ma che richiedevano un’Italiana per tradurre dall’Inglese.
Che esperienza incredibile! Marta, la ragazza che mi ha contattata dall’Italia, ha avuto la brillante idea di creare un gruppo Whatsup. Ha inserito loro, me ed il tour operator locale, Kunal di Namaste India. Questo ha fatto sì che nelle due settimane precedenti allo sbarco della MSC Crociere, si creasse tra noi una relazione dai risvolti spesso colmi di ilarità. Quando finalmente ci siamo incontrati al porto, era come se già ci conoscessimo da sempre.
Il tour prevedeva la visita ad Old Goa, la vecchia capitale con le sue chiese cattoliche, ormai un museo a cielo aperto patrimonio dell’Unesco.
Io avevo già visto un pò di cose ma non ero mai entrata nella Basilica del Bom Jesus, perchè ci sono sempre matrimoni in corso. Dedicata a San Francesco Saverio, fu costruita nel XVI secolo dai Gesuiti e conserva ancora i resti del Santo. La teca è aperta da più lati e si può vedere il corpo ancora integro, anche se un braccio è finito in Vaticano come reliquia.
Il Santo è morto in Cina ma aveva espresso il desiderio di essere sepolto a Goa. All’apertura della bara il corpo era in ottimo stato di conservazione. Se veniva punto, sanguinava.
La guida locale ci ha raccontato un aneddoto. Pare che da Roma abbiano mandato una donna, che si chiama come me, per controllare che la salma in effetti sanguinasse ancora come si mormorava da tempo. Lei ha staccato una falange del piede, il corpo non ha sanguinato, ma la falange è conservata dentro una teca sotto i resti di Francesco Saverio.
Siamo andati poi a visitare il Mangueshi Temple e poiché siamo in pieno Maha Shivarathi c’era una puja in corso ed era vietato fare foto. In verità è sempre vietato fare foto all’interno del Mangueshi. Ops, c’è una foto dei bramini seduti in cerchio che prega e recita mantra. Chissà chi del gruppo ha trasgredito…
Il gruppo della Msc Crociere è curiosissimo, mi ha fatto centinaia di domande ed abbiamo avuto interessanti scambi di idee durante gli spostamenti, che variavano dal perché Shiva è blu al perché la terra è di colore rosso fino ad arrivare alla chiusura delle miniere locali.
A proposito di Shiva, conoscevo diverse storie sul motivo del suo colore. La più famosa l’ho raccontata qui, quando parlo di Gokarna. La versione Goana è molto simile a questa, con la differenza che Shiva non beve il veleno per digerirlo ma lo trattiene in gola con l’aiuto di un serpente che gli serra l’esofago. Nel frattempo, per raffreddargli la testa che va a fuoco, il sacro fiume Gange gli scorre tra i capelli e la luna si appoggia sulla fronte. Che storia stupenda!
Abbiamo visitato anche la Spice Plantation di Ponda, un tripudio di piante medicinali e spezie. Piuttosto turistico per i miei gusti eppure ho imparato un sacco di cose che non sapevo. Le visite si compiono a gruppetti e sono guidate da un tour leader locale.
Per esempio ho scoperto che una goccia di lemon tree oil, mescolata a 5 gocce di olio di mandorle, è un potente anti rughe. Almeno questo è quello che sostengono alla piantagione. Ovviamente io ci credo, credo a tutto, e tutte le donne della MSC Crociere ci hanno creduto, sapete com’è, non si sa mai, magari è la volta giusta. L’ho usato la stessa sera e la faccia mi è andata a fuoco, mai usare oli puri essenziali a diretto contatto con la pelle…
Ci sono grandi foglie di betel ovunque, le stesse che vengono usate per fare le sigarette locali – beedi – e con le quali hanno realizzato i piatti per far mangiare gli ospiti.
Il pranzo è a buffet e vi garantisco che si mangia benissimo!
Alla piantagione hanno anche un collettore per produrre il Feni, il liquore tipico del Goa, estratto dal succo dell’anacardio.
La giornata è letteralmente volata e sono sicura che è un’esperienza che ripeterò. Il gruppo ha proseguito la navigazione per Bombay dove è rimasto per due giorni.
Ora vi dirò un segreto, la cosa che ho amato di più di queste persone che non conoscevo, ma che si è rivelato un gran bel gruppo di viaggiatori old school. Avevano in programma la visita allo slum più famoso di Bombay, quello del film “Slumdog Millionaire” e quasi all’unanimità hanno deciso di non andare perché, parole di Paola:
“perché è troppo, troppi poveri, troppa sofferenza, non è bello fare i turisti sulle sofferenze altrui”.
Ovviamente sono scelte personali e sono punti di vista, ma il mio ha incontrato il loro.
Deo Borè Korù bella gente che viaggia! Magari fossero tutti come voi, con il rispetto e la delicatezza che avete mostrato sempre.
In lingua Konkani vuol dire Dio ti benedica, ma anche grazie mille per lo splendido approccio ad una cultura così diversa dalla vostra.