Ponda, la capitale Hindu del Goa.
Ponda è una piccola cittadina che dista circa 30 chilometri da Panjim, posta più o meno al centro di Goa. La caratteristica di Ponda è quella di essere la capitale induista dello Stato grazie a decine di magnifici templi sparsi nella giungla che la circonda.
Durante le conversioni forzate al cattolicesimo da parte dei portoghesi, molti induisti si rifugiarono qui nascondendo idoli e lingam all’inquisizione e proprio su questi furono ricostruiti i templi dopo l’indipendenza nel 1961.
Ponda inoltre contiene una grossa comunità di musulmani che si raccoglie in preghiera tutti i giorni nella centralissima moschea principale, la Jama Masjid.
Ho attraversato Ponda più volte in questi anni ma durante la mia gita alla Dudhsagar Spice Plantation and Farm ho voluto girarla con calma e ho trascorso qui una giornata intera.
La vita sociale si snoda intorno al mercato locale che è piuttosto grande ed è sprovvisto delle tipiche bancarelle per turisti. I negozi sono all’interno di antichi palazzi portoghesi che hanno conosciuto tempi migliori. Nonostante sia fatiscente gli riconosco il fascino del villaggio goano che vede pochi stranieri. Sono tutti gentilissimi e di grande aiuto anche se, come al solito, se chiedete la stessa informazione a tre persone diverse vi daranno tre diverse indicazioni.
Vi do due dritte. Se siete in astinenza da caffè, i lunghi viali che portano in centro sono pieni di coffee bar locali, cosa abbastanza insolita per la zona dato che si beve solo the o chai. Ed è possibile acquistare bei tessuti a prezzi stracciati, soprattutto se sull’insegna dei negozi trovate la scritta Khadi. Il Khadi è un tessuto in fibra naturale di cotone, seta o lana, filato a mano ed usato per gli abiti tradizionali in quanto tiene caldo d’inverno e fresco in estate.
Dietro al Khadi c’è una lunga storia di ribellione indiana all’acquisto di abiti di fabbricazione Inglese durante il Raj, capitanata da Gandhi che impose la filatura a mano del cotone locale a tutti i membri del Congresso per boicottare il monopolio britannico.
A parte il Khadi è possibile acquistare tessuti in cotone morbidissimo per 100 rupie al metro, circa un euro e venti centesimi. Cercate poi un sarto locale e fatevi cucire addosso il vostro abito preferito per pochi euro.
Ho poi scoperto un ristorante molto carino, pulito, cibo ottimo ed economico, servizio celere e provvisto anche di tavolini all’aperto. Abbiamo ordinato calamari grigliati con burro e aglio e sorprendentemente il pesce sapeva di pesce e basta. Si chiama “The Goan Majestic” e si trova facilmente con Google Map.
Ma perché venire a Ponda?
Ponda è una tappa obbligata se si va al parco nazionale di Mollem o a visitare le cascate Dudhsagar.
Vale la pena fermarsi perché intorno alla cittadina si trovano i più bei templi induisti del Goa, come potete leggere qui.
E a Ponda si trovano anche due moschee, una in pieno centro e l’altra appena fuori. Non credo sia possibile visitare la Jama Masjid, anche se ci ho provato. L’unico accesso visibile è quello per gli uomini e mi hanno più volte pregato di non varcare il cancello esterno. Figurati quello interno!
L’altra moschea, la Safa Masjid, è la più antica dello Stato. Si trova lungo la statale che porta in città, circondata dal verde è piuttosto scenica grazie alla grande vasca d’acqua frontale ed ai lunghi viali curatissimi. Purtroppo neanche questa era accessibile ma vale la pena fare un giro all’esterno.
Appena fuori Ponda, a Farmagudi, si trova il Forte Shivaji, dedicato a Shiva ed in ottime condizioni grazie a numerose opere di ristrutturazione finanziate dal Governo di Goa.
A Ponda si trova anche il Butterfly Conservatory of Goa che vanta più di cento diverse varietà di farfalle. E’ aperto tutti i giorni dalle 9.30 fino alle 4 del pomeriggio. Questo è il sito web.
Poco distante c’è la Sahakari Spice farm, una delle piantagioni di spezie più visitate della zona. Una guida locale vi insegnerà a riconoscerle e vi illustrerà tutti i benefici delle piante medicinali. Si può anche pranzare all’interno, in puro stile goano.
Una cosa che avrei voluto fare e non ho fatto perché non siamo riusciti a trovarlo, è godermi il tramonto all’Old Borim Bridge. Il ponte è crollato in più parti, si dice che sia infestato dai fantasmi ed è uno dei posti preferiti dagli studenti per trascorrere il pomeriggio. Le foto che ho visto sono spettacolari, decidete voi se ne vale la pena e vi auguro di essere più fortunati di me.
Come raggiungere Ponda .
Ponda è collegata a Panjim da un servizio di mini bus chiamato Shuttle Services Kadamba che non effettua fermate intermedie e che consente di raggiungere la cittadina in poco più di un’ora. I normali bus locali operano con frequenza da tutti i centri più grossi.
La stazione ferroviaria più vicina si trova a Margaon, che dista circa 18 chilometri da Ponda, dalla quale si può prendere un taxi o un rickshaw.
Come sempre l’opzione migliore è affittare uno scooter ma se si soggiorna presso strutture alberghiere è piuttosto facile organizzare escursioni giornaliere.