Prima volta a Goa e non sapete dove andare? Leggete qui
Chi viene per la prima volta a Goa di solito non ha le idee chiarissime, anzi. Si va a tentativi e, a volte, basta sbagliare zona per rovinarsi la vacanza. Specialmente se si è donne da sole.
Cerchiamo dunque di fare chiarezza.
Iniziamo dal fatto che Goa è uno Stato dell’India meridionale che si estende per circa 3.700 chilometri quadrati e non una città come ho tristemente letto nei siti online di parecchi tour operator. Non è nemmeno un’isola.
Confina al nord con lo stato del Maharashtra, la cui capitale è Mumbai, e a sud-est con lo Stato del Karnataka, la cui capitale è Bangalore. Ad ovest si affaccia sul Mar Arabico, la costa misura poco più di 100 chilometri e per attraversarla tutta in macchina ci vogliono dalle quattro alle cinque ore.
La capitale è Panjim, le altre città sono Vasco de Gama, Margao e Mapusa. Tutto il resto delle aree abitate sono da considerare villaggi, più o meno grandi. Le spiagge sono tropicali, larghe, lunghe ed orlate da palme. Il Mar Arabico è ben lontano dall’essere come il Mediterraneo.
Se venite per la prima volta a Goa e contate di trascorrere solo pochi giorni la prima cosa da decidere è la zona. Sud o nord?
Considerando Panjim virtualmente in centro anche se non lo è, per nord intendo a nord della capitale, per sud lo stesso.
Il nord viene considerato il centro della movida, dei rave e dei trance party. Chiariamo anche questo punto.
Tutta la verità, vi prego, sul nord del Goa.
Per nord si intende di solito la zona costiera che va dalla spiaggia di Candolim a quella di Querim. L’area è piuttosto vasta e le differenze notevoli, nonché le distanze, non fatevi ingannare dalle mappe.
Il lungomare tra Baga e Calangute, che viene considerato il più bello – non ho mai capito perché – racchiude un numero impressionante di strutture ricettive che vanno dagli ostelli più economici ad alberghi lussuosissimi. E’ un caos costante, per strada ed in spiaggia, in più si viene avvicinati ogni trenta secondi per svariati motivi che vanno dal selfie, al rimorchiaggio alla vendita di droga e/o oggetti.
Dall’altro lato è pieno di ottimi ristoranti e clubs di tutti i generi, quindi se è la vostra prima volta a Goa e volete fare festa magari trascorreteci una serata ma nulla di più.
Risalendo si trova la zona tra Anjuna, Vagator e Chapora, il triangolo d’oro per rave e trance party. La spiaggia di Anjuna, dove si trova il famoso Flea Market, un tempo era un paradiso ma adesso sta diventando caotica come quella di Baga. In zona secondo me l’unica spiaggia frequentabile è Small Vagator, per intenderci quella sotto il ristorante greco Thalassa. Che è completamente diversa da Big Vagator. A parte qualche venditore ambulante vi garantisco che si sta in pace. Ed il traffico è quasi inesistente.
Più su, attraversando il ponte di Siolim si va nel tratto che comprende Morjim, Aswem, Mandrem, Arambol e Keri. La spiaggia è lunghissima e pulita, il mare più che decente, i venditori ambulanti spesso non possono avvicinarsi ai lidi. Tutta la zona la sera è abbastanza tranquilla. A volte si organizzano feste o festival di musica trance anche diurni, così puoi decidere se fare l’asociale o no.
L’interno, fino ai ghat occidentali, è un mondo a parte come lo sono le isole fluviali. Chi viene per la prima volta a Goa dovrebbe considerare l’idea di inoltrarsi nell’entroterra per capire come realmente si vive qui, le zone turistiche spesso nascondono la verità.
Imprescindibile un’escursione a Divar island e Chorao Island, le isole di fronte Panjim. Il santuario degli uccelli a Chorao è uno dei posti più belli di Goa ma anche uno dei meno visitati.
Per gli appassionati di yoga, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Vi suggerisco di leggere questo post.
Prima volta a Goa? Vi racconto il sud
Per sud intendo il tratto che va dalla spiaggia di Vasco de Gama, Bogmalo beach, fino a Galjibag passando da Colva, Agonda, Palolem e Patnem.
Vi dico subito che le spiagge del sud sono molto più belle, più pulite ed il mare ha il fondale più chiaro. Inoltre è facile riuscire a dormire quasi sulla spiaggia senza dovere vendere un rene, data l’enorme scelta di resort, tutti nascosti dalla vegetazione. Prenotando per tempo o contrattando in loco si trovano bungalows estremamente basici, nel senso che a volte manca pure l’acqua calda, ma a cifre davvero basse.
Chiaramente esistono anche strutture a cinque stelle ma, a differenza del nord, ben mimetizzate nel contesto. Quindi niente albergoni a cinque piani che distruggono la vista magnifica che si gode da qui.
Se è la vostra prima volta a Goa la scelta del posto è individuale e vi consiglio di vederne più di una per decidere. Comunque sappiate che più o meno si gode ovunque di silenzio e pace. Internet funziona a singhiozzo, la sera c’è poco o nulla da fare a parte qualche pub ristorante con musica o musica dal vivo. Si fa vita da spiaggia, le scarpe servono a poco, i vestiti anche meno.
La mia spiaggia preferita è Agonda dalla quale è imperdibile un’escursione alla spiaggia di Cola, difficile da trovare ma la fatica viene ripagata dalla bellezza del posto.
Galjibag è quasi del tutto deserta, pochissime strutture ricettive ed è difficile trovarle libere ma con uno scooter o con un rickshaw è facile andare ovunque.
Se vi piacciono immersioni e snorkeling, Grand Island, o Ilha Grande in portoghese, è il posto giusto. Si trova di fronte Vasco de Gama e si può partecipare a tour organizzati in barca tutto compreso, inclusa l’attrezzatura a noleggio.
Da non sottovalutare il fatto che Gokarna è relativamente vicina e si può visitare in giornata affittando un taxi.
Se restare tutto il giorno in spiaggia non fa per voi, la soluzione potrebbe essere una visita alla Savoi Spice Plantation, la piantagione delle spezie dove imparerete anche come si ottiene il Feni, liquore locale, estratto dall’anacardio. O soggiornare in una farm.
Oppure, perchè non provare una vacanza yoga? Leggete qui.
Durante la stagione delle piogge potreste visitare il Mollem National Park e le vicine cascate Dudhsagar. O potreste andare a Chandor, alle spalle di Margao, dove le famiglie nobiliari hanno aperto le loro splendide ville coloniali al pubblico.