Sono cambiate le regole per il visto multi entry di sei mesi.
Stavolta tornare a Goa è meno facile del previsto. Sono cambiate di nuovo le regole per ottenere il visto multi entry di sei mesi. Sentite un pò cosa mi è successo.
Come ogni anno invio il mio passaporto con corriere ad un’agenzia autorizzata a Roma per presentare la richiesta. Il mio padrone di casa mi fa avere per mail il contratto di affitto e la copia del suo documento d’identità. Prenotazioni alberghiere o contratto di affitto sono obbligatori per richiedere il visto multi entry di sei mesi. Inoltro il tutto e mi arriva la seguente risposta: “dal 30 giugno 2018 è obbligatorio depositare personalmente le impronte digitali in Ambasciata”.
Panico. Io abito a Palermo, mica a Napoli. Non è che è proprio una passeggiata và. Per giunta è luglio, i voli sono pieni e le tariffe esorbitanti. Che faccio?
Faccio quello che devo fare ed inizio a cercare la combinazione più economica nell’arco di dieci giorni. Pensate che mediamente, andata e ritorno in giornata con Ryanair lo trovo per 350 euro, più di un Roma Mumbai. Follia.
Alla fine trovo un’andata alle 6.45 con Alitalia e rientro con Vueling, per restare di poco sotto le duecento. Mica bruscolini, eh? E mi immolo. Perché vuol dire svegliarsi alle 4.30 e sbattersi tutto il giorno, tra aerei, metropolitane e treni.
Sappiate che l’Ambasciata dista solo dieci minuti a piedi dalla stazione Termini ed è facilissima da trovare. Arrivo molto prima del previsto, l’orario di ricevimento funziona così: 9.30/11.00 per chi presenta da se la richiesta e 11.00/12.30 per chi si appoggia ad agenzia.
Per fortuna solo a due Italiani prima di me devono prendere le impronte quindi mi fanno entrare anche se non rientro nella fascia oraria esatta. Il tutto si svolge esattamente come in aeroporto, scanner delle impronte, pochi minuti e via. Tra l’altro l’addetta è gentilissima ed anche simpatica, troviamo pure il tempo di scherzare sulla mia “trasferta”.
Al momento sono esentati dalle impronte i ragazzi sotto i 12 anni e le persone con più di 70. Questa operazione andrà fatta ogni 4 anni, nella mia richiesta online c’è la dicitura “Biometric not required until May 2022”.
Ribadisco che vale solo per richieste di visto multi entry di sei mesi, inclusi i visti business o per studio. Le procedure per quello online di 90 giorni sono rimaste invariate.
Ma al di là delle informazioni tecniche, per me che sono innamorata dell’India è stata una giornata bellissima. L’Ambasciata era piena di Indiani che si scambiavano informazioni dondolando la testa e sussurrandosi “Tikke”, che vuol dire “va bene, ho capito”.
Cerco di afferrare qualcosa ma capisco solo i numeri e le espressioni di cortesia. Mi danno, vorrei capirli, devo studiare l’Hindi per forza. Questa volta prometto di cercare un’insegnante e di seguire i corsi in modo serio.
Io come al solito mi incanto, li fisso e mi rendo conto di quanto l’India mi sia entrata dentro. Di quanto mi manca, di come mi cambia l’umore quando sono lì. So bene che è difficilissimo da capire, soprattutto se si è stati solo al nord ed in zone prettamente turistiche.
C’era una ragazza in attesa per le impronte con me, è la prima volta che va. Mi ha chiesto “come sono gli Indiani?” Come fai a rispondere ad una domanda così? Sono più di un miliardo e sono tutti diversi. Per lingua, per Stato, per religione, per tradizioni, per cultura. Tra nord e sud c’è un abisso. In Kashmir e Ladakh hanno la pelle bianchissima, in Tamil Nadu nerissima. Nel nord est sono di ceppo mongolo e sembrano cinesi o filippini.
Non esiste un tipo di Indiano, esiste l’India, vastissima e bellissima ed esistono i suoi abitanti che spesso sono lontani dal cliché classico che abbiamo in Italia.
Provare per credere, andate a vedere di persona.
UPDATE a Giugno 2019
Da giugno 2019 tutti i visti turistici – evisa e cartaceo – consentono una permanenza massima di 90 giorni alla volta e non più di 180 come era prima. L’informazione l’ho acquisita per mail direttamente dall’Ambasciata di Roma.
E’ possibile ottenere un visto turistico online e multientry della durata di un anno solare accedendo al sito ufficiale dell’Ambasciata. Ripeto, con obbligo di uscita ogni 90 giorni.
Nello stesso modo si può ottenere un business visa che consente una permanenza massima di 180 giorni alla volta.
Questa si che è una novità. Quindi anche io da Lecce dovrò andare in ambasciata a Roma, una vera follia! Grazie per le info preziose.
Si Sara, una follia! Uno sbattimento dalla Sicilia che non ti dico! Ma pare che la nuova procedura interesserà tutta l’Europa… Se passi da Goa vediamoci!!