Trascorriamo il Carnevale a Goa?
Una delle feste che ogni anno aspetto con più entusiasmo è il Carnevale a Goa, che quest’anno si è svolto tra il dieci ed il tredici febbraio.
E’ stata una settimana impegnativa perché oggi, 14 febbraio, si festeggia San Valentino e contemporaneamente lo Shivarathi, la festa in onore di Shiva.
Già, anche San Valentino è molto sentito in India ed a Goa è un’esplosione di fuochi d’artificio in spiaggia, cene romantiche e trance party.
Cinquecento anni di dominazione portoghese con conseguente conversione della popolazione al cattolicesimo hanno fatto attecchire a Goa tutte le feste cristiane.
La parola latina carnevale si presta a più interpretazioni. L’espressione più comune, “carnem levare”, è riferita al periodo di rinuncia della carne tra l’ultimo giorno del Carnevale e la Quaresima.
Ciò non impedisce ai Goani cattolici di organizzare sontuosi banchetti annaffiati da litri di Feni, il liquore locale, a cui seguirà il periodo di astinenza da alcool e cibi troppo ricchi. O almeno così dicono.

Foto credit Ivan

Foto credit Ivan
Il Carnevale a Goa attira turisti da tutte le parti dell’India, perché è un momento di gioia collettiva. Come per la maggior parte dei festival, cadono le barriere di caste e di religione.
Nei tempi passati si giocava addirittura all’inversione dei ruoli con i portoghesi. I colonizzati facevano la parte dei colonizzatori e sfilavano su giganteschi carri colorandosi di bianco viso e corpo con la farina.
Adesso i i festeggiamenti sono simili a quelli che si svolgono in qualsiasi altra parte del mondo ed includono giocolieri, artisti di strada, bande musicali, clown, mangiatori di fuoco e chi più ne ha più ne metta.
Il tutto però condito dai problemi locali. Motivo che induce alla partecipazione delle associazioni ambientaliste e animaliste con carri a tema. Ieri per esempio a Mapusa, ho visto passare il carro di Keep Goa Clean, con tanto di rete da pesca piena di bottiglie di plastica.

Keep Goa Clean
O il carro del Worldwide Veterinary Service India, che sollecita la popolazione a fare sterilizzare e vaccinare gli animali domestici e non.

WVS – Worldwide Veterinary India
Per capire fino in fondo l’entusiasmo e la partecipazione dei presenti bisognerebbe essere qui, perché l’energia gioiosa scatenata dalla folla non è facile da mettere nero su bianco. Ma credo che le foto parlino da sole.
Le città più indicate per vivere appieno il Carnevale a Goa sono Panjim, Mapusa, Margao e Vasco de Gama. Se decidete di partecipare vi consiglio di prenotare per tempo una sistemazione alberghiera perché i turisti arrivano a frotte anche dall’estero.
Se decidete di stare al sud la vostra città sarà Margao, al nord sarà Mapusa. Panjim e Vasco de Gama sono al centro. La parata più spettacolare è quella della capitale.
A Panjim tra l’altro si trovano delle speciali navette gratuite che trasportano i visitatori dalle fermate dei pullman fino al lungomare di Miramar, sede dell’evento.
Il sindaco quest’anno ha anche invitato una rappresentanza dal Brasile per chiudere la festa.
Il Carnevale a Goa ruota intorno alla Float Parade, la parata principale, che vede sfilare alla testa dei carri il Rey Momo. Il calendario 2018 ha previsto la festa inaugurale il 10 febbraio a Panjim, l’11 a Margao, il 12 a Vasco de Gama ed il 13 a Mapusa.
Ovviamente anche il resto dei villaggi avrà la propria festa ma in forma meno plateale e soprattutto meno classica perché il carnevale a Goa si mescola con le tradizioni locali creando un mix affascinante.
Il Rey Momo, o Re del Chaos, eletto annualmente tra più concorrenti per animare il Carnevale, è una figura dell’olimpo greco raffigurata come un uomo rotondetto e burlone che ama fare scherzi. In molti sostengono che il vincitore dovrebbe assomigliare a Bud Spencer o quanto meno avere questa conformazione fisica.

Rey Momo
Il primo Carnevale a Goa viene datato da molti siti web nel 1961. In realtà a me hanno raccontato una storia diversa.
Il primo Rey Momo del carnevale è Timoteo Fernandes che decise di dare inizio al festival nel 1965. Si travestì da Re, prese un carro trainato da due buoi, ed accompagnato da un gruppo di amici con bongos e chitarre, sfilò per le strade del suo villaggio fino ad arrivare a Panjim.
La stessa cosa fece l’anno dopo. E’ solo nel 1967 che il Primo Ministro Goano trasformò il Carnevale di Goa in un evento ufficiale e sponsorizzato dallo Stato.
Timoteo Fernandes fu incoronato Rey Momo e lo restò per molti anni. Poi seguì un certo Tome Fernandes che era il fratello più giovane di Timoteo. La regina che divideva il trono e che lo ha accompagnato per molti anni era la figlia.
Nepotismo anche per l’elezione del Re del Carnevale?
Il Ministero del Turismo ha dichiarato che quest’anno non saranno ammessi alla parata mezzi inquinanti e che non sarà consentito l’uso di alcool e di armi.